Tre nuovi membri del Comitato
10.11.2025
Claudia Heinzen, Karin Loetscher e Jannik Zwahlen.
Jannik Zwahlen, Karin Loetscher e Claudia Heinzen (da sinistra a destra).
L’Assemblea generale che si è tenuta a giugno ha eletto tre nuovi membri del Comitato: Claudia Heinzen-Joost, Karin Loetscher e Jannik Zwahlen. Di che cosa si sono occupati in questi mesi? Quali sfide e quali obiettivi considerano importanti per Parkinson Svizzera?
A quali temi avete dedicato più tempo da quando siete entrati a far parte del Comitato?
Karin Loetscher: Al miglioramento della qualità della vita dei parkinsoniani e dei loro congiunti. Spesso basta poco per ottenere un effetto benefico: una buona conversazione, dedicare loro del tempo. Un altro punto di cui mi sono occupata è la sensibilizzazione nell’ambito delle cure. Oggi il Parkinson viene trattato solo superficialmente nelle formazioni professionali.
Jannik Zwahlen: Il mio ruolo consiste soprattutto nel far sì che i soldi che ci vengono affidati vengano investiti nel miglior modo possibile. L’obiettivo a lungo termine è trarre il massimo beneficio dall’operato di Parkinson Svizzera, affinché i nostri utenti possano continuare a usufruire dei servizi di consulenza, di promozione dell’autonomia e di aiuto al mantenimento di una buona qualità della vita. La principale sfida è il persistere di un contesto di tassi d’interesse bassi, che esige una pianificazione accurata delle liquidità e una strategia d’investimenti lungimirante per trovare il giusto equilibrio tra sicurezza e rendimenti.
Claudia Heinzen: Siccome ho assunto il mio ruolo di responsabile delle finanze in corso d’esercizio, per ora il mio contributo attivo è stato limitato. Nel frattempo mi sono familiarizzata bene con le strutture e i processi, in modo da potere poi contribuire al meglio alla stabilità finanziaria e alla trasparenza dell’organizzazione.
Quali vostre esperienze desiderate portare in seno al Comitato?
Karin Loetscher: Nel mio percorso professionale nel settore delle cure ho imparato come relazionarmi con persone affette da malattie croniche. Conosco bene le loro difficoltà e preoccupazioni quotidiane. Penso che questa mia esperienza pratica diretta sarà utile in seno al Comitato.
Jannik Zwahlen: In qualità di economista con una lunga esperienza nel settore degli investimenti, conosco le esigenze degli investitori professionisti sia dal punto di vista della clientela che da quello dell’assistenza ai clienti. Mi sta a cuore che il portafoglio di Parkinson Svizzera sia amministrato in modo responsabile, pensando a lungo termine e nell’interesse della comunità.
Claudia Heinzen: Ho molti anni di esperienza nel campo del controllo e della finanza. So quanto è importante tenere conto in modo equilibrato sia dei numeri sia delle persone. Vorrei che fosse questo il mio contributo, con l’obiettivo di mantenere e rafforzare ulteriormente la base finanziaria di Parkinson Svizzera, senza però perdere d’occhio i valori e l’umanità.
Dove vedete le maggiori sfide con cui dovrà misurarsi Parkinson Svizzera nei prossimi anni?
Karin Loetscher: Secondo me la sfida principale dei prossimi anni sarà coprire un fabbisogno crescente di sostegno. Ci sono sempre più persone che si ammalano di Parkinson e che, insieme alle loro famiglie, hanno bisogno di un’offerta di sostegno accessibile.
Jannik Zwahlen: Per me la maggiore sfida – e al contempo il compito più importante – è mantenere l’entusiasmo e la lungimiranza che hanno caratterizzato l’eccellente lavoro di Parkinson Svizzera in questi anni. È cruciale portare avanti ciò che funziona bene e allo stesso tempo aprirsi a nuove opportunità, in particolar modo quando si tratta di sostenere e implementare i progressi della ricerca e i nuovi approcci per il bene delle persone colpite.
Claudia Heinzen-Joost: Una delle sfide più importanti sarà far fronte in modo equilibrato al crescente fabbisogno delle persone toccate dal Parkinson con i mezzi disponibili. Bisognerà anche garantire la stabilità finanziaria dell’organizzazione a lungo termine, pianificando con cura, usando le risorse in modo oculato e sviluppando fonti di finanziamento sostenibili.
C’è un particolare obiettivo a cui ambite?
Karin Loetscher: Un obiettivo è quello di integrare nella formazione professionale conoscenze concrete e specifiche sul Parkinson. Dobbiamo anche trovare maggiori possibilità di sgravare i congiunti, per esempio mediante centri diurni o offerte di vacanze accompagnate da personale qualificato.
Jannik Zwahlen: Vorrei contribuire a fare trasparire i valori di Parkinson Svizzera anche nel portafoglio degli investimenti. E per il bene delle persone a favore delle quali ci impegniamo, vorrei far sì che i mezzi finanziari possano servire a lungo termine.
Claudia Heinzen: Desidero migliorare ancora di più la trasparenza finanziaria, affinché i nostri membri, le donatrici, i donatori e i partner possano sempre capire come vengono impiegati i loro contributi. Devono poter vedere che il loro sostegno ha un impatto concreto sulle persone con il Parkinson.